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Solitamente i farmaci vengono somministrati localmente sotto forma di collirio o di gel. Si tratta di sostanze che riducono la produzione di umore acqueo oppure che ne migliorno il drenaggio. E' molto importante che questi farmaci vengano assunti regolarmente, in modo continuativo, e non vengano sospesi senza i permesso del medico. A volte presentano effetti indesiderati che li rendono sgraditi; alcuni possono causare bruciore ed arrossamento oculare, altri possono annebbiare la vista e procurare cefalea. In certi casi interferiscono con l'attività cardio-respiratoria, ed è perciò indispensabile far conoscere al medico oculista/oftalmologo i problemi personali di salute e le eventuali terapie cui ci si sta sottoponendo. Talvolta i soli colliri, anche combinati fra di loro, non bastano e vengono associati a patiglie. Anche queste possono causare problemi, quali formicolio alle dita, disturbi gastrointestinali, inappetenza. Nelle persone che hanno predisposizione alle coliche renali possono favrire la formazioni di calcoli. Questi sono i motivi per cui non vengono prescritte indiscriminatamente.
Classi di Farmaci e le Loro Caratteristiche
Beta-bloccanti (Colliri)
Questi farmaci, come il timololo, betaxololo e levobunololo, rappresentano spesso la prima scelta terapeutica. Agiscono riducendo la produzione di umore acqueo all'interno dell'occhio. Si utilizzano generalmente due volte al giorno e hanno il vantaggio di non influenzare la visione o le dimensioni della pupilla. Per i pazienti con asma o problemi cardiaci, esistono alternative più sicure come il betaxololo, che è più selettivo nella sua azione. Gli effetti collaterali più comuni includono secchezza oculare e occasionale bruciore all'instillazione.
Analoghi delle Prostaglandine (Colliri)
Farmaci come il latanoprost e il travoprost sono molto efficaci e richiedono una sola applicazione giornaliera, solitamente alla sera. Agiscono aumentando il deflusso dell'umore acqueo attraverso una via alternativa detta uveosclerale. Questi farmaci possono causare un progressivo cambiamento del colore dell'iride, specialmente negli occhi chiari, e un allungamento delle ciglia. Sono particolarmente apprezzati per la loro efficacia nel controllo della pressione oculare nelle 24 ore.
Inibitori dell'Anidrasi Carbonica (in compresse o collirio)
Disponibili sia in collirio (dorzolamide, brinzolamide) che in compresse (acetazolamide), questi farmaci riducono la produzione di umore acqueo agendo su uno specifico enzima. I colliri vengono generalmente utilizzati due o tre volte al giorno, mentre le compresse sono riservate a situazioni particolari o emergenze. Gli effetti collaterali dei colliri sono principalmente locali (bruciore, sapore amaro in bocca), mentre le compresse possono causare formicolii alle estremità e richiedono un monitoraggio degli elettroliti nel sangue.
Farmaci Alfa-agonisti
La brimonidina e l'apraclonidina appartengono a questa categoria. Agiscono sia riducendo la produzione che aumentando il deflusso dell'umore acqueo. Vengono utilizzati due o tre volte al giorno e possono essere particolarmente utili nei pazienti che non possono utilizzare i beta-bloccanti. Possono causare allergie nel lungo termine in alcuni pazienti.
Miotici (Colliri)
I farmaci miotici, come la pilocarpina, sono stati tra i primi utilizzati nella terapia del glaucoma. Agiscono aumentando il deflusso dell'umore acqueo attraverso il sistema trabecolare. Sebbene efficaci, vengono utilizzati meno frequentemente oggi perché richiedono più applicazioni giornaliere e possono causare difficoltà nella visione notturna e nell'accomodazione.
Gestione della Terapia e Monitoraggio
Per massimizzare l'efficacia della terapia, è fondamentale seguire alcune regole base. L'applicazione dei colliri richiede una buona igiene delle mani e una tecnica corretta. Il farmaco va instillato nel sacco congiuntivale inferiore, evitando di toccare l'occhio con il contagocce. Dopo l'applicazione, è utile chiudere delicatamente gli occhi per uno-due minuti e comprimere l'angolo interno dell'occhio per ridurre l'assorbimento sistemico del farmaco. Quando si utilizzano più colliri, è necessario attendere almeno 5 minuti tra un'applicazione e l'altra.
Il successo del trattamento richiede controlli regolari della pressione oculare, del campo visivo e dell'aspetto del nervo ottico. La frequenza dei controlli viene stabilita dall'oculista in base alla gravità della malattia e alla risposta alla terapia. È importante ricordare che la pressione oculare può variare durante la giornata, quindi talvolta possono essere necessarie misurazioni in orari diversi.
Ogni farmaco può presentare effetti collaterali, che vanno da lievi disturbi locali a potenziali effetti sistemici. È fondamentale comunicare al proprio oculista qualsiasi disturbo comparso dopo l'inizio della terapia. Alcuni effetti collaterali possono ridursi con il tempo, altri potrebbero richiedere un cambio di terapia. La gestione degli effetti collaterali è sempre personalizzata e tiene conto delle caratteristiche del singolo paziente.
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